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Nuova scoperta archeologica a Vulci: un tempio etrusco del VI° sec. a.C. |
Vulci (nelle vicinanze di Canino e Montalto di Castro, nella zona di Viterbo) è nota per essere stata un'importante città etrusca e da anni ci ha abituato a nuove meraviglie che testimoniano il suo grande passato. Anticamente faceva parte della Dodecapoli Etrusca.
Recentemente da questa terra laziale è arrivata una nuova sorpresa: un tempio etrusco. L'edificio, situato a ovest rispetto al tempio grande, misura 45 × 35 m. e risale al VI° secolo a.C. Zona, dimensioni e periodo di costruzione sono simili al Tempio Grande, scoperto negli anni '50.
La scoperta è stata fatta nell'ambito degli scavi condotti in base al "Progetto Vulci" che, iniziato nel 2020 per studiare l'assetto urbanistico della città, è destinato a riportare alla luce il fasto di Vulci. Costruita lungo il fiume Flora, l'area urbana occupava 26 ettari, dove vivevano circa 25mila abitanti. Da qui, nel periodo di maggior successo (tra l'ottavo e il terzo secolo a.C.), partivano traffici per tutto il mediterraneo. Nel 280 a.C. Vulci fu conquistata dai Romani e da lì cominciò il suo periodo buio.
La ricerca archelogica in zona, che ha già consentito di fare importanti ritrovamenti, viene portata avanti da una équipe di matrice internazionale e guidata da due affermati professionisti: Mariachiara Franceschini (Università Freiburg Albert-Ludwigs) e Paul P. Pasieka (Università Johannes Gutenberg, di Magonza). Le due università si muovono in sinergia con la Fondazione Vulci e con la Sovrintendenza all'Archeologia della città di Viterbo.
Le ricerche continuano per consentire di ricostruire l'esatto aspetto del tempio, lo sviluppo architettonico della città di Vulci e com'era 2800 anni fa la vita in una grande città etrusca. |
2022-12-06 |
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