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Capo Graziano: relitti di navi antiche. Uno scoglio davanti al porto causò i naufragi

Tra i molti luoghi incredibili che popolano l'Italia ce n'è uno, situato nelle isole Eolie, nell'isola di Filicudi (Sicilia), che vale la pena di segnalare. Stiamo parlando di un posto che, oltre ad essere oggi una stupenda località di mare, è al contempo un Villaggio Preistorico dell'Età del Bronzo e un cimitero di antiche navi greche e romane (visibile in un museo subacqueo). Molti ne avranno già sentito parlare: si tratta di Capo Graziano, situato nell'isola di Filicudi. Ricerche archeologiche protrattesi per molti anni hanno consentito di ricostruire un passato avvincente e ricco di misteri.

Reperti visibili al Museo Archeologico di Lipari
I resti del Villaggio Preistorico (detto anche Villaggio della Montagnola di Capo Graziano) sono stati riportati alla luce nel corso di ricerche archeologiche (protrattesi per circa 15 anni a partire dal 1952) condotte da Madeleine Cavalier e Luigi Bernabò Brea. A quest'ultimo, protagonista di molte ricerche riguardante le Eolie, è stato intitolato il Museo Archeologico di Lipari, dove sono custoditi anche molti dei reperti ritrovati a Capo Graziano.

27 capanne ovali costruite nel punto più alto
Il Villaggio era stato costruito nel punto più alto di Capo Graziano (174 slm), quasi certamente per potersi difendere più facilmente dalle scorrerie di conquistatori e di avventurieri. In pratica tramite gli scavi sono stati riportati alla luce i resti di 27 capanne di pianta ovale, con diametro variante da 3 a 6 metri, costruite con grandi massi trovati in zona. Il pavimento all'interno delle capanne era leggermente più basso rispetto a a quello esterno.

Fiorenti commerci con la Grecia antica
Attraverso l'analisi dei reperti è stato possibile ricostruire l'esistenza di una produzione di ceramica, dapprima con uno stile tipico di Capo Graziano, e successivamente (intorno al 1500 aC) con lo stile Milazzese, dopo che alcuni nuovi abitanti provenienti dalla Sicilia si erano stabiliti qui aumentando la popolazione locale. E' certo anche un fiorente commercio di ceramiche con la Grecia. Molti di questi reperti sono visionabili presso il Museo Archeologico di Lipari.

Il Villaggio Preistorico ebbe una fine repentina e drammatica
Gli esperti, attraverso i resti del villaggio, hanno anche accertato che l'esistenza del villaggio ebbe una fine repentina e drammatica intorno al 1400 aC. In proposito vengono prese in considerazione due ipotesi: secondo la prima il Villaggio era stato attaccato e dato alle fiamme (forse da parte degli Ausoni, che si erano stabiliti sulle coste della Calabria). Un'altra ipotesi considerata credibile è quella di una grave crisi climatica che avrebbe costretto gli abitanti ad abbandonare il villaggio.

Uno scoglio all'ingresso del porto ha provocato molti naufragi
Anche le acque prospicenti Capo Graziano sono fonte di preziosi reperti archeologici. In questa zona, infatti, molte navi greche e romane naufragarono a causa della "secca di Capo Graziano" (più precisamente uno scoglio affiorante all'ingresso del Porto antico), che in epoca più recente (1919) provocò anche l'affondamento di una nave della marina militare (denominata "Città di Milano").

Capo Graziano: un Museo Subacqueo con relitti di antiche navi greche e romane
Con il trascorrere dei secoli, sul fondale di Capo Graziano si sono accumulati i relitti di ben 11 navi, 9 delle quali sono greche e romane. La zona è anche disseminata di anfore, vasi e oggetti antichi. La ricchezza e l'interesse dei reperti hanno portato alla costituzione di un museo sottomarino accessibile solo tramite immersioni subacquee di una certa difficoltà. Per questo il museo sottomarino è visitabile solo se si è accompagnati da una guida diving in possesso di licenza delle Isole Eolie. L'area è soggetta a forti limitazioni riguardanti il transito e l'ancoraggio per proteggere gli antichi relitti.
2022-09-05
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