Sono trascorsi 50 anni da quando, nell'agosto 1972, venne effettuato il ritrovamento dei Bronzi di Riace. Per festeggiare quella che si è poi rilevata una delle scoperte archeologiche tra le più importanti del '900, è stato programmato un anno di eventi (conferenze, convegni, mostre, spettacoli teatrali) ambientati sia nel Museo Archeologico di Reggio Calabria, sia nei borghi di Riace, Casignana, Palmi, Monasterace, Bova Marina ed altri.
Il ritrovamento dei Bronzi di Riace era avvenuto il 16 agosto 1972. Un giovane sub, Stefano Mariottini, aveva visto spuntare un braccio dalla sabbia nelle vicinanze della costa di Riace Marina. Tuffatosi di nuovo per un controllo si trovò inaspettatamente davanti ai due colossi, che vennero così recuperati e portati al sicuro, per essere studiati e restaurati. Inizialmente non fu compresa l'importanza della scoperta. La Gazzetta del Sud del 19 agosto liquidò la notizia in poche righe e anche i giornali dei giorni successivi non ritennero di dover approfondire più di tanto l'argomento.
Ben presto gli esperti riconobbero nelle due statue i capolavori della scultura greca del V° secolo a.C. I due bronzi vennero contraddistinti come "Riace A" e "Riace B" e poi rinominate come "Il Giovane" e "Il Vecchio". Alti rispettivamente 1,97 e 1,98 m., pesavano circa 400 kg (e poi 160 kg quando venne rimossa la terra di fusione). Dopo un meticoloso restauro, grazie al quale venne tra l'altro ripristinato l'originale colore nero, i preziosi reperti furono sistemati nel Museo Archeologico di Reggio Calabria.
La fama e l'apprezzamento per i "Bronzi" nell'arco degli anni hanno continuato a salire in Italia e nel mondo. Dopo l'iniziale sottovalutazione, fu soprattutto l'enorme gradimento del pubblico a determinare il grande successo di queste incredibili "star". Un evento che scatenò l'entusiasmo degli appassionati e dei media fu l'esposizione a Firenze (dove era avvenuto un restauro durato 5 anni) dal 15 dicembre 1980 al 24 giugno 1981. Subito dopo, su richiesta del Presidente Pertini, l'esposizione continuò nel Palazzo del Quirinale, dove registrò oltre 300mila visitatori in soli 12 giorni. |