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Bronzi di Riace: i misteri di una delle più belle attrazioni italiane A 50 anni dal loro ritrovamento, i bronzi continuano a stupire |
I Bronzi sono ormai famosi in tutto il mondo. Punto per punto, oggi si cominciano a trovare risposte pertinenti ai numerosi interrogativi nati con il loro ingresso tra le meraviglie italiane.
Il Ritrovamento dei due guerrieri
Le statue dei due guerrieri furono ritrovate il 16 agosto 1972 nei pressi di Riace Marina (prov. di Reggio Calabria), a 235 metri dalla costa e a 8 metri di profondità. Protagonista del ritrovamento fu Stefano Mariottini, giovane sub romano che, immergendosi in zona, aveva visto un braccio sporgere dalla sabbia del fondo. Il recupero vero e proprio venne realizzato dal Centro subacquei dell'Arma dei Carabinieri che concluse l'intervento in due giorni servendosi di palloni gonfiabili.
Bronzi di Riace: due eccellenze della Scultura Greca
Quando gli esperti visionarono i reperti fu subito chiaro che ci si trovava di fronte ad una delle scoperte archeologiche più importanti del secolo. I due "Bronzi di Riace", come furono ben presto chiamati, erano in ottimo stato di conservazione e rappresentavano indubbiamente due testimonianze dell'antica arte greca nelle sue espressioni più alte. Per tre anni i due guerrieri sono rimasti nella sede del Consiglio Regionale della Calabria (Palazzo Campanella). Per un certo periodo vennero trasferiti a Roma, dove furono restaurati e riportati al loro splendore. Poi, il 12 dicembre 2014, sono stati trasferiti nelle sale del Museo Archeologico di Reggio Calabria, dove li hanno ammirati migliaia di visitatori entusiasti (fino all'inizio della pandemia) e dove sono tuttora custoditi con mille attenzioni per la loro conservazione.
I tre misteri dei "Bronzi"
Il ritrovamento dei "bronzi" portò con sé tre misteri ai quali, nel corso degli anni, si è cercato di rispondere: 1) quando, dove e da chi furono realizzati; 2) chi rappresentano; 3) come sono arrivati nel mare Jonio a Riace. Ecco alcune risposte contenenti probabili verità. Le sculture videro la luce intorno al 450 a.c. ad Argos, nel Peloponneso greco. Ci lavorarono due maestranze diverse della stessa bottega.
I due bronzi sono arrivati al largo della costa di Riace trasportati da una nave romana carica di statue. Al momento c'è ancora incertezza fra 2 ipotesi: o la nave è naufragata con tutto quello che trasportava (ma vicino ai bronzi ritrovati non ce n'era traccia), oppure l'equipaggio, trovandosi in difficoltà a causa di una tempesta, per impedire il naufragio ha alleggerito la nave buttando a mare il carico più pesante. |
2022-01-09 |
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