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Bronzi di Riace: si cercano altre 3 statue nascoste negli abissi del Mare Jonio. All'origine i guerrieri erano biondi anziché neri |
I Bronzi facevano parte di un gruppo di 5 statue, probabilmente tutte trasportate dalla stessa nave. Forse nell'estate 2022 si procederà alla ricerca delle tre statue mancanti. A 50 anni dal loro ritrovamento, i bronzi continuano a suscitare interesse e stupore fra studiosi e turisti. Una ipotesi molto intrigante, che potrebbe portare a eclatanti sviluppi, dice che i bronzi all'origine non erano solo due ma facevano parte di un gruppo di 5 statue, probabilmente tutte trasportate su un'unica nave. Sempre secondo lo stesso studio, i "guerrieri" erano biondi (leggermente rossicci) e le statue erano dorate. La probabilità che le statue fossero cinque è piuttosto alta. Se verranno eseguite ricerche accurate, nel giro di circa un anno altri tre personaggi in bronzo, di qualità simile a quelli già ritrovati, andranno ad aggiungersi ai due famosissimi Bronzi di Riace. Ma cominciamo con il ripercorrere brevemente le vicende dei due bronzi, esempi insigni dell'alta qualità raggiunta nella scultura dall'Antica Grecia, che adesso si ritrovano esposti nel Museo Archeologico di Reggio Calabria, dove (quando i virus lo consentono) vengono visitati da migliaia di turisti e di appassionati.
I Bronzi erano cinque ed erano dorati e biondi
Un'altra ricostruzione molto interessante è stata elaborata dal prof. Daniele Castrizio, ordinario di Numismatica greca e romana all'Università di Messina e membro del comitato scientifico del Museo Archeologico di Reggio Calabria (dove i due bronzi sono tuttora esposti al pubblico). Secondo il prof. Castrizio, i due bronzi ritrovati nel tratto di mare che fronteggia Riace facevano parte di un gruppo di 5 statue e all'origine erano dorate (e non nere come si presentano oggi). Nel gruppo di statue originario, tra i due Bronzi c'era la loro madre Euryganeia, con le braccia tese nel tentativo di impedire il duello fra i due fratelli (Eteocle e Polinice, figli di Edipo). Le altre due statue probabilmente raffiguravano la loro sorella Antigone e l'indovino Tiresia.
Il ritrovamento di altri bronzi porterebbe a un colossale rilancio turistico della Calabria
Se, come sembra, le statue erano veramente cinque, certamente varrebbe la pena cercarle, anche se non è facile individuarne la posizione. Occorre ricordare che, nella zona dove sono stati ritrovati i due bronzi, non c'era traccia del relitto della nave che li aveva trasportati. Ora sembra che alcune navi abbiano già provato a cercare con i sonar il relitto e le altre tre statue, ma per il momento senza risultati. Qualcuno dice che forse nel corso dell'estate 2022 le ricerche riprenderanno più in grande. Inoltre pare che da una prima fase di ricerche, al largo della costa di Riace risultino 16 echi sonar indicanti masse di metallo.
Una cosa è certa: se fosse possibile trovare le altre tre statue e il relitto, questo porterebbe un colossale rilancio turistico per Riace, Reggio Calabria e l'intera regione. |
2021-12-29 |
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