PARCHI NATURALI ITALIANI

 


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Sicilia, Sardegna


SICILIA

Bosco d'Alcamo - riserva naturale orientata

Informazioni

Municipio di Alcamo, tel. 0924/590111

Lega Ambiente di Alcamo, via Monte Bonifato

Province: TRAPANI

Comuni interessati: Alcamo

Superficie: 201 ettari

Collegamenti: Autostrada A29, uscita al casello di Alcamo. Attraversando Alcamo la riserva si trova a km 6 dall'abitato, sulla vetta del monte Bonifato.

Cenni geografici

La riserva naturale si trova sul monte Bonifato, nelle vicinanze della città di Alcamo.

Descrizione

L'area della riserva è stata oggetto di un esteso intervento di forestazione, con il quale sono stati introdotti il pino domestico e il pino d'Aleppo. In alcune zone del bosco si trova il leccio, specie sempreverde caratteristico delle formazioni forestali mediterranee ed anche qualche roverella. Interessante è la presenza di specie arbustive caratteristiche della macchia mediterranea, come il Lentisco, dal profondo resinoso, la palma nana, il sommacco siciliano. Vanno a costituire il sottobosco, tra le altre specie, il prugnolo, il rovo, il cisto, la salsapariglia dai numerosi piccoli aculei. Tra le specie erbacee più diffuse si evidenziano alcune orchidee, la ferula e l'acanto.

La fauna è rappresentata dalla volpe, dal coniglio, dalla donnola, dall'istrice, dal riccio, dal topo quercino e da alcune specie di rettili. Notevole la presenza dei volatili che trovano nella sicurezza della riserva luogo ideale per la riproduzione e la sosta. Tra gli stanziali ricordiamo rapaci dalle abitudini notturne come il barbagianni, la civetta e l'allocco.

Foce del Fiume Belice e dune limitrofe - riserva naturale orientata

Informazioni

Pro Loco di Castelvetrano, tel. 0924/904932

Lega Ambiente di Castelvetrano, tel. 0924/81227

Province: TRAPANI

Comuni interessati: Castelvetrano

Superficie: 129 ettari

Collegamenti: Autostrada A29, uscita al casello di Castelvetrano. Seguire la s.s. 115 per Marinella di Selinunte, distante 1 km dalla riserva, oppure per Menfi e, all'altezza del fiume Belice, percorrere verso mare una delle strade consortili.

Cenni geografici

L'area protetta interessa il tratto terminale del fiume Belice e le limitrofe formazioni dunali costiere comprese nel comune di Castelvetrano. Si estende tra Marinella di Selinunte ed il promontorio di Porto Palo per una lunghezza di 4 chilometri.

Descrizione

Il fiume, laddove si avvicina al mare, ospita una vegetazione in cui domina la cannuccia palustre, una graminacea che porta una infiorescenza a pannocchia grigio-violacea. Anche i fitti cespugli di giunco pungente, la liscia maggiore con le sue infiorescenze cilindriche di colore bruno, la menta d'acqua, l'equiseto fanno parte dell'associazione vegetale tipica di ambienti che per lunghi periodi dell'anno sono soggetti ad inondazioni, come avviene alla foce del Belice. Lungo la fascia sabbiosa antistante il mare invece si trovano specie erbacee sia annuali, quali il giglio marino, la calcatreppola marittima, il finocchio litorale spinoso e l'erba medica marina. Nella zona in cui la costa diventa rocciosa si trova la "macchia", un'associazione vegetale con prevalenza di specie arbustive sempreverdi in cui dominano la palma nana, il lentisco, l'euforbia e l'olivastro.

L'area protetta è un luogo ideale di sosta e nidificazione per molte specie di uccelli. L'avifauna nidificante è costituita da poche specie, la più interessante delle quali è il fratino, piccolo uccello di ripa che nidifica sui litorali sabbiosi. Degni di nota sono anche la gallinella d'acqua, il beccamoschino e la cannaiola che nidificano dove è presente la vegetazione palustre. La zona è anche interessata da un buon passo migratorio di anitidi, aironi e di altri trampolieri che svernano lungo la foce.

Parco dei Nebrodi

Informazioni

Ente Parco dei Nebrodi Via Ruggero Orlando, 126 - 98072 Caronia (Messina)

Province: MESSINA, CATANIA, ENNA

Comuni interessati: Alcara, Capizzi, Caronia, Cesarò, Floresta, Galati, Longi, Militello, Mistretta, S.Agata di Militello, S.Domenica, S.Fratello, S. Marco d'Alunzio, S.Stefano di Camastra, S.Teodoro, Tortorici, Ucria, Bronte, Maniace, Randazzo, Cerami.

Superficie: 85.687 ettari

Collegamenti: Dall'autostrada A20 Messina-Palermo e dalla fitta rete viaria che corre lungo la costa tirrenica si dipartono importanti arterie stradali che, attraversando il territorio nebroideo in direzione nord-sud, permettono facili collegamenti per chi ama viaggiare in automobile. Sono le strade statali 116 (Capo d'Orlando-Randazzo), 289 (S. Agata di Militello-Cesarò) e 117 (S. Stefano di Camastra-Nicosia), unitamente alle strade provinciali 168 (Caronia-Capizzi) e 157 (Rocca di Caprileone-Tortorici).

Cenni geografici

Il vasto Parco dei Nebrodi è situato nella zona nord est della Sicilia; esso è delimitato a nord dai Monti Nebrodi, i quali si affacciano sul Tirreno e costituiscono con le Madonie ad ovest ed i Peloritani ad est l'Appennino siculo, e a sud dall'Etna nonché dal fiume Alcantara e l'alto corso del Simeto.

Possibilità escursionistiche

Sono innumerevoli le escursioni possibili in stupendi luoghi talvolta raggiungibili anche in macchina. I punti d'interesse principali, ragiungibili, del parco sono rappresentati: dai numerosi laghi come il laghetto Urio Quattrocchi, il lago di Ancipa, il lago di Maulazzo, il lago Biviere, il lago Trearie e il lago Pisciotto; dagli stupendi boschi come il bosco della tassita, il bosco di Mangalaviti e la Serra del re; gli affascinanti Monte Pelato, Monte San Fratello, Monte Soro e Monte Colla; e altre meraviglie come la Sella del Contrasto, le leccete di Zerbetto, la Fossa del lupo, le Rocche del Crasto, la Rocca San Marco, la sorgente Nocita e la cascata del Catafurco.

Visite: Si consigliano visite ai centri storici dei comuni del parco, i quali conservano un ricchissimo patrimonio sia storico-artistico che etnoantropologico. Molto interessanti sono le visite alle numerose botteghe dell'artigianato locale, in cui si lavora la pietra ed i ferro battuto, o si producono ceramiche e pizzare. Appuntamento da non mancare è la visita, infine al castello dell'Impallaccionata, meglio conosciuto con il nome Casina di Pietratagliata, elegante edificio nobiliare realizzato a blocchi di pietrame squadrato da maestri scalpellini; immerso in una stupenda cerreta, costituisce un valido esempio della tipologia costruttiva di inizio secolo.

Descrizione

Il territorio del Parco dei Nebrodi costituisce una inestimabile ricchezza di valori naturali e naturalistici: zone rocciose aspre e fessurate dove nidificano varie specie di rapaci e l'aquila reale; ampie aree pascolative con fioriture di orchidee e peonie; silenziosi laghi che ospitano numerosi uccelli migratori e tartarughe palustri; fluenti torrenti che scavano strette gole e suggestive cascate; ricchi boschi popolati da istrici e gatti selvatici. Data la vastità del parco è impossibile citare tutte le specie animali e vegetali presenti alcune delle quali estremamente rare. Il parco può essere visitato in qualunque stagione dell'anno; esso riserva particolari sorprese e colori diversi che vanno dal bianco della neve che ricopre i monti e i boschi durante i lunghi inverni, all'esplosione cromatica delle fioriture primaverili, dal verde intenso dell'estate alle indimenticabili tonalità pastello del rosso e del giallo dell'autunno.

Parco Naturale Regionale dell'Etna

Informazioni

Ufficio del Parco Naturale Regionale dell'Etna Via Etnea, 109 - Nicolosi (Catania) Tel. 095/914588

Province: CATANIA

Comuni interessati: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Malatto, Linguaglossa, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Randazzo, Ragalna, S.Alfio, S.Maria di Licodia, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea.

Superficie: 50.000 ettari

Collegamenti: Si può accedere al Parco Naturale Regionale dell'Etna dall'autostrada A18 Messina-Catania, uscendo a Giarre, a Taormina Sud, a Fiumefreddo o ad Acireale, nonché dalle statali 284 dell'Etna Occidentale, 114 Orientale Sicula e 120 dell'Etna e delle Madonie.

Cenni geografici

Situato nella zona est della Sicilia, fra Messina e Catania, il Parco Naturale Regionale dell'Etna comprende la vetta del vulcano Etna, il più grande vulcano attivo d'Europa, estendendosi fino ad alcuni dei più importanti paesi Etnei (Zafferana Etnea, Nicolosi, Bronte, Randazzo, Linguaglossa).

Possibilità escursionistiche

I percorsi di trekking sono moltissimi e non difficili. E' logicamente consigliata un'escursione sul vulcano.

Descrizione

L'Etna é un vulcano alto 3.300 m, quindi il Parco Naturale Regionale dell'Etna comprende zone con microclimi estremamente variabili, che fanno si che il parco possa annoverare al suo interno specie vegetali eterogenee. E' possibile in base all'altitudine suddividere il parco in diverse zone, con paesaggi vegetali diversi. Il paesaggio vegetale che si può notare nel parco ad una altitudine che va dal livello del mare a 1500 m, è quello della macchia mediterranea. Compaiono quindi piante ed alberi come l'olivo, il carrubo, mandorli, vigneti, noccioleti e pistaccheti. Nella parte ovest del parco si possono trovare boschi di leccio, mentre nella parte est, zona più umida, possiamo trovare alberi come il frassino da manna, la quercia caducifoglie e il carpino nero. I castagni dominano la zona all'altezza dei 1500 m; a tale altezza possiamo inoltre ammirare pometi, pini larici, cerri e roverelle. Nella zona sopra i 1500 m troviamo faggi e betulle. Sopra i 2000 m domina l'astragalo pianta che vive in un ambiente dominato dalla lava nera. Sopra i 3000 m il deserto vulcanico non lascia spazio a specie vegetali.

La fauna etnea é assai ricca; in questa zona troviamo moltissime specie, fra le quali mammiferi come la volpe, la donnola, la martora; roditori come il ghiro, il quercino, l'istrice; uccelli come le civette, i barbagianni, il gufo reale e altri assai rari. Inoltre il parco ospita moltissime specie di rettili anche molto rari e perlopiù innoqui.

 

SARDEGNA

Parco del Gennargentu, Golfo di Orisei e Isola dell'Asinara

Informazioni

Associazione Pro Loco Siccaderba, Arzana, via Sardegna 55, tel. 0782/37290.

Province: NUORO, SASSARI

Superficie: 100.000 ettari

Cenni geografici

Il Parco comprende il massiccio del Gennargentu, che culmina nella Punta La Marmora (1834 m.), il contiguo Supramonte con il suo aspro paesaggio calcareo, le forme calcaree dei Tacchi d'Ogliastra, preannunciate già dalla mole del Perda Liana, e la costa sarda che si getta sull'azzurro del golfo di Orosei.

Possibilità escursionistiche

Possibilità di escursioni nel Parco e trekking con guide esperte delle montagne del territorio.

Descrizione

Il Parco presenta una straordinaria ricchezza di elementi vegetazionali, floristici, faunistici, geologici e paesistici. Si incontrano splendidi frammenti di foreste di leccio o di castagni, popolamenti residuali di tasso o di agrifoglio, esemplari arborei della macchia mediterranea e una moltitudine di entità floristiche endemiche, rare o localizzate.

Da un punto di vista faunistico, sono ormai solo un ricordo presenze come quella del grande avvoltoio grifone, ma sono ancora presenti i mufloni e i cervi. Per quanto riguarda l'avifauna, l'aquila reale è in molte zone quasi alla sua densità ottimale, e non è raro vederla volteggiare nel cielo alla ricerca di prede.

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